venerdì 16 dicembre 2016

Step 25: The End

Questo mio percorso nella conoscenza del colore aragosta giunge al termine, quindi, come ogni buon addio che si rispetti vorrei ripercorrere tutto ciò che sono riuscita a scoprire in questi mesi. Non vi nego che non è sempre stato facile scoprire tutti i lati di questo particolare colore, però, è stato un bel viaggio alla scoperta di tante nuove cose.
La prima volta che ho letto quale fosse il colore che mi era stato assegnato non vi nascondo che ero un po' scettica, non l'avevo mai sentito nominare e quindi il mio primo pensiero è stato: "ah ok, sarà un rosso accesso!!", invece ho scoperto il contrario: è un colore prevalentemente composto dalla tinta del rosso per il 93%, ma si discosta di molto da esso, Step 1.
Dovendo imparare a conoscere questo colore la mia curiosità si è spostata sull'approfondire il significato etimologico della parola e, dato che viviamo in un mondo sempre più cosmopolita, imparare a tradurre il nome del mio colore, per scoprire che non è un colore molto conosciuto nel mondo: di fatti la sua traduzione viene fatta aggiungendo il sostantivo colore alla parola aragosta, Step 2.  Anche se non è un colore molto diffuso, esso è catalogato da vari sistemi di classificazione dei colori, Step 3, uno tra i più rinomati il Pantone, e molti altri.
Una volta venuta a conoscenza di tutte le informazioni "biografiche" del color aragosta la mia indagine si è volta al passato, alla storia: come veniva percepito nell'antichità, Step 4; a quale personaggio del passato è legato, Step 21. Inoltre, un altro aspetto storico, per così dire, del quale sono venuta a conoscenza è il mondo della saggezza popolare: nel quale gioca un ruolo superstizioso, alquanto negativo, Step 8.
Proseguendo il mio viaggio da buona studentessa d'ingegneria non poteva non mancare il mondo della fisica, Step 6, e il mondo della chimica, Step 14, nel quale ho scoperto che il pigmento caratterizzante del color aragosta è l'astaxantina. Proprio questo particolare pigmento carotenoide è stato studiato da molti ed è stato brevettato da Satoshi Sogabe un metodo a freddo per poterlo estrarre dall'aragosta al fine di ottenere il colore aragosta, Step 17; infatti, è presente nel guscio dell'aragosta, di cui tutti apprezziamo il sapore succulento in moltissimi piatti, come ad esempio l'aragosta alla catalana, Step 12, o semplicemente in un buon piatto di spaghetti.
La cucina è una  delle mie passioni oltre ai film, infatti, le prime volte che pensavo al mio colore non potevo non pensare a Sebastian, quel piccolo animale canterino del film "La Sirenetta" il mio cartone preferito in assoluto, infatti, é con lui che apro le porte al mondo del cinema del mio colore, Step 7. È pensando al cinema che mi sono spostato verso il mondo della musica. In tutti i film vi è quella canzone che ci suscita emozioni profonde e magari ci fa sorridere come commuovere. Il color aragosta non è molto presente nel suo significato primo, ma viene utilizzato attraverso l'aragosta stessa presente in molte canzoni legate all'aspetto culinario, Step 5.
Il mondo cinematografico, così come quello della musica, sono delle forme d'arte, personalmente non sono un'amante della pittura, forse perché le mie doti artistiche si limitano a disegnare una persona con pochi tratti al posto del corpo e un cerchio al posto del capo, però, devo riconoscere che esistono opere di straordinaria bellezza che tendono a far diventare quasi quei disegni su tela vivi. Ma quasi come per destino il color aragosta è sullo sfondo di un quadro alquanto simile alle mie doti pittoriche, ovviamente è un capolavoro, tanto che é conservato al San Francisco Museum Of Modern Art, Step 18. Mentre in un altro dipinto troviamo proprio un aragosta portatrice del colore stesa su un vassoio di argento, Step 11, questo dipinto rappresenta un vero è proprio documento dove viene trattato proprio il color aragosta: come si può vedere già a fine sedicesimo secolo era utilizzato.
Se già nei secoli scorsi ritroviamo già dei riscontri dell'uso del color aragosta, arrivando ai giorni nostri vediamo come sia nella pubblicità, Step 15, con Giuseppe Riccobaldi Del Bava per la Fiat con un gioco di contrasto mette in evidenza il blu notte delle nuove autovetture della grande casa automobilistica piemontese sorretta da caratteri cubitali color aragosta. Ma se nel novecento i manifesti erano il mezzo pubblicitario più diffuso, oggi, nel ventunesimo secolo basta un logo, un’immagine talmente iconica dell'azienda che parla da sé, ed è proprio nel piccolo uccellino della "Bower" che ho ritrovato predominante il color aragosta, Step 10.
Parlando di loghi famosi mi sono sempre rimasti impressi quei loghi coloratissimi di quei fumetti, che da piccoli tutti noi leggevamo, chi non ha mai letto un fumetto di “Topolino”? Ed è proprio in una divertente copertina di un’edizione speciale promozionale che il famoso Mickey Mouse vien mostrato su uno sfondo color aragosta,  Step 13.
Come già detto precedentemente studio ingegneria, quindi, frequento ogni giorno le aule del Politecnico, allora mi sembrava doveroso dare uno sguardo agli altri campi di interesse dei miei colleghi non ingegneri: i designer e gli architetti. Se si cerca la definizione di design sul dizionario si trova che il design non è che la progettazione di un oggetto in grado di sintetizzare funzionalità ed estetica, ed è proprio ciò che viene fatto con un oggetto comune come una semplice scrivania che viene rimodernizzata con una bella tinta aragosta, Step 16; in questo caso sto facendo riferimento al campo del design del prodotto ma il designer può anche essere inteso come lo stilista che crea un capo di alta moda, Step 20Mentre nel mondo dell'architettura, di cui ne so sicuramente qualcosa di più, vi è un edificio realizzato nella periferia di Milano: lo IULM Knowledge Transfer Center, Step 22, una torre tutta color aragosta.
Avendo intrapreso questo viaggio alla scoperta del colore aragosta, ed avendo visto il suo utilizzo in moltissimi campi d'interesse, ho analizzato il suo significato più primo, quello più "selvaggio", Step 23, per scoprire come la nostra logica lo lega in un modo indissolubile quasi dal crostaceo omonimo. Inoltre, essendo giunta al termine della mia ricerca mi sono soffermata sul costruire dapprima un abbecedario, ovvero quell'insieme di parole, per ogni lettera dell'alfabeto che meglio si riferiscono al color aragosta, o in generale alla parola aragosta stessa, Step 9. In secondo luogo ho identificato quella serie di sostantivi e aggettivi che meglio descrivono il color aragosta, Step 24.
Il mio viaggio è terminato, spero di avervi incuriosito o quanto meno un po' divertito come lo sono stata io durante questi mesi, e inoltre, di avervi fatto conoscere ed amare questo bel colore, se, però, io non sono stata del tutto esaustiva lascio la parola al color aragosta in persona che cercherà di convincervi: Step 19.
Grazie per la vostra attenzione!! 😄👋

giovedì 15 dicembre 2016

Step 24: La "nuvola" dell'aragosta

La "nuvola" del color aragosta
Il color aragosta come si può vedere sua "nuvola" di parole è un colore discendente dalla tinta del rosso, che presenta una elevato grado di luminosità e saturazione ciò lo rende un colore chiaro, tenue e isolato. Il componente chimico che caratterizza questo colore pulito e allegro è l'astaxantina che si ricava dall'omonimo crostaceo che delizia i palati più raffinati nei ristoranti; infatti l'oggetto che meglio reifica e concretizza il color è l'aragosta stessa, proprio perché è a questo particolare animale che si deve il nome del colore.

mercoledì 14 dicembre 2016

The Lobster


Hotel Manager: Ha pensato a che animale vorrebbe diventare se restasse da solo?
David: Si. Un'aragosta.
Hotel Manager: Un'aragosta è una scelta eccellente.

Step 23: "Un'aragosta selvaggia"

La logica dell'uomo ha tutto un suo funzionamento già impostato prima della sua nascita, poiché, ogni bambino apprenderà la logica che i suoi genitori hanno, che a loro volta hanno ottenuto dai loro genitori e così via a ritroso nelle vecchie generazioni. Alla fine si può affermare che ogni popolo ha la sua logica derivante dalla sue tradizioni, e volendo fare una piccola semplificazione, possiamo dire che ogni essere umano ragiona allo stesso modo: le basi sono comuni a tutti. Non c'è persona la quale alla domanda di che colore è il mare non risponda blu, questo è solo uno esempio ma ne esistono infiniti per comprendere come per quanto ogni essere umano è diverso la logica ci accomuna tutti.
"Il linguaggio è una forma della ragione umana, con una sua logica interna della quale gli uomini non conoscono nulla" (Claude Levi-Strauss)
L'autore Claude Levi-Strauss nella sua opera "Il pensiero selvaggio" analizza la logica con la quale noi uomini diamo ad ogni oggetto un significato ben preciso dal quale ci risulta difficile discostarsi perché ormai radicati nella storia e nei miti, quindi non riusciamo a tornare molto facilmente alla concezione primitiva e "selvaggia". Anche nel caso del color aragosta è quasi impossibile, se non del tutto, svincolarlo logicamente dal crostaceo omonimo, infatti, la prima cosa che si pensa sentendo nominare il color aragosta è proprio: "Ahhh, il colore dell'aragosta!!".

martedì 13 dicembre 2016

Step 22: Il colore nell'architettura

Nella periferia di Milano appare una maestosa torre color aragosta, IULM Knowledge Transfer Center, disegnata dallo studio genovese dei 5+1AA. La torre è caratterizzata da tre lati in mattoni color aragosta con un gioco di finestrelle sparse lungo la facciata, mentre l'ultima facciata è in vetro cemento. 
IULM Knowledge Transfer Center, Milano, 5+1AA, ©E.Caviola

In una famosa rivista di architettura Abitare, fondata nel 1961  da Piera Peroni troviamo il seguente articolo:http://www.abitare.it/it/architettura/progetti/2015/04/28/milano-studio-51aa-crea-relazioni-universita-citta-iulm6/.

mercoledì 7 dicembre 2016

Step 21: I protagonisti

Indagando sulla storia del colore aragosta dobbiamo a Maurizio Costanzo, famoso giornalista e conduttore televisivo italiano, un contributo molto importante. Quando negli anni settanta debutto con il primo talk show della televisione italiana "Bontà loro", infatti il 18 ottobre 1978 va in onda la prima puntata <<..il pubblico applaude: tre poltrone color aragosta, recuperate in un magazzino, una finestra, l'orologio a cucù, sono la misera coreografia del programma.>> (50 anni di storia della televisione attraverso la stampa settimanale, Massimo Emanuelli, 2004, Greco e Greco, pag. 310)
Nell'immagine, sono ritratti il conduttore con due ospiti (Giulio Andreotti, al tempo presidente del Consiglio e Tina Anselmi, all'epoca ministro del Lavoro) del programma, spiccano le poltrone color aragosta dello storico programma.

martedì 29 novembre 2016

Step 20: I colori della moda

Alla settimana della moda di Milano durante la presentazione della collezione primavera-estate il marchio italiano Les Copains debutta in passerella un abito tutto color aragosta denominato per l'appunto denominato "look aragosta":
Collezione Primavera-Estate 2015/2016, Les Copains, 100% Poliestere 

Step 19: "L'anatomia dell'aragosta"

"Come colore non sono molto conosciuto, tutti mi confondono con il corallo o con il salmone. Nel mondo non sono considerato come colore, anzi si può dire che neanche esisto, dato che non si son presi la briga di darmi un nome tutto mio, ma si limitano ad aggiungere la parola "colore" prima o dopo quel curioso animaletto, col mio stesso nome, che tutti però conoscono.
Beh allora mi presento: sono il color aragosta. Sono un colore tutto italiano e di questo ne vado fiero: di fatto sono il figlio di uno dei tre colori che ne compone la bandiera, la mia mamma è il color rosso e in pratica sono identico a lei tranne per una piccola percentuale che diciamo mi fa un po' sbiadire, peró non chiamatemi sciupato, anzi, sono alquanto acceso eh!
Certo alla fine sono alquanto famoso, dato che quel crostaceo da cui mi han dato il nome è molto buono, tanto che lo trovate solo nei ristoranti più lussuosi e più costosi, d'altronde a chi non piace essere apprezzati?
Oltre al cibo, però vengo molto utilizzato anche nel campo della moda: abiti, scarpe, accessori, ...; a tutti piace un bel vestito aragosta da mettere in estate per esaltare una bella abbronzatura.
Diciamo che, non per vantarmi ma sono un bel colore a tutto tondo, ovvio un po' accesso, ma la vita in bianco e nero sarebbe una noia no? Ora non voglio sembrare egocentrico, alla fine sono un colore molto modesto e raffinato quindi volevo solo farmi conoscere da voi e da chi non sa chi sono. Detto questo potete anche non scegliermi come colore del vostro cuore però sappiate che quando volete sono qui a vostra disposizione.
Un saluto a tutti dal color aragosta!!"

martedì 15 novembre 2016

Step 18: Le arti pittoriche

Paul Klee, Fast getroffen (Nearly Hit), 1928, San Francisco Museum Of Modern Art (SFMOMA)

Per ulteriori informazioni di approfondimento https://www.sfmoma.org/artwork/44.2640#artwork-info

Step 17: Un brevetto per il color aragosta

Il color aragosta è stato studiato da Satoshi Sogabe che ne brevetta un metodo per realizzare il colore a partire da un crostaceo, quale granchio o aragosta o simili, estraendone il pigmento carotenoide a fresco, senza riscaldamento.
Il brevetto in questione, numero US6284297 B1, è stato pubblicato il 4 settembre 2001; per tutte le informazioni:https://www.google.it/patents/US6284297dq=%22lobster+color%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjywMffyarQAhUD7xQKHdA_AmUQ6AEIGzAA
"Method for color development of a crustacean and colored-developed crustaceans" 

lunedì 14 novembre 2016

Step 16: Nel design

Se cerchiamo la definizione di design sul dizionario troveremo che è la progettazione di un oggetto che si propone di sintetizzare funzionalità ed estetica, ovviamente riguardando l'esteticità di un oggetto il colore gioca un ruolo fondamentale. Il colore aragosta è stato usato da Maurizio Cattelan & Pieropaolo Ferrari, autori del Toiletpaper Magazine, nella loro famosa opera "Boomerang".
Boomerang (1969). Maurice Calka. 1968: Radical Italian Furniture. Maurizio Cattelan & Pieropaolo Ferrari.

Dakis Joannou è un industriale greco che ha fatto di vecchi alberghi classici luoghi per il design, ecco perché affida a Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, autori del Toiletpaper Magazine, la sua collezione di interior design. Nasce così "1968 italiana radical design", ultimo gioiello di plastica e kitscherie della coppia (artista+fotografo): oggetti che hanno radicalmente cambiato il quotidiano, come una scrivania, viene "ricoperta" di malizia con lecca lecca.

sabato 12 novembre 2016

Step 15: Pubblicità

Agli inizi del Novecento i manifesti pubblicitari, stampe litografiche a colori su carta, rappresentano un nuovo ambito di ricerca e sperimentazione in cui si avventurarono grandi artisti come Mario Sirioni, padre del monumentalismo e muralismo italiani, e tanti altri. La pubblicità è considerata una vera è propria arte al passo con la moda del tempo, di conseguenza tutti i magnati del tempo cercano strategie di comunicazione e nuove politiche economiche con i primi cartelloni e i manifesti affissi sui muri reclamizzano le aziende e i propri prodotti con messaggi evocativi.
E' proprio con un manifesto di Giuseppe Riccobaldi Del Bava del 1928 per la Fiat che troviamo il color aragosta usato nella costruzione della "strada" sorretta da quelle lettere in cubitale che sponsorizzano l'azienda in questione, e soprattuto, essendo in contrasto con il blu dell'autovettura permette di mettere il risalto tutti è due i protagonisti del manifesto.

mercoledì 9 novembre 2016

Step 14: La chimica del color aragosta

Tutti i colori devono la loro colorazione ai pigmenti, essi sono presenti in naturale nei minerali e nelle cellule vegetali e animali, e sono sostanze utilizzate per modificare il colore di un materiale.
Il pigmento che contraddistingue il color aragosta è l'astaxantina. Questo particolare pigmento dal coloro rosso-violaceo fa parte dalla famiglia dei carotenoidi, una classe di pigmenti organici ed è per l'appunto il responsabile del colore rosso di vari pesci quali tonno, salmone, pesce spada, krill, gamberi, crostacei, che ne contengono in quantità elevate.
Caratteristiche generali dell'astaxantina:
  • formula molecolare: C40H52O4
  • struttura molecolare dell'astaxantina:

  • aspetto: solido viola
  • numero CAS: 472-61-7

Ulteriori informazioni sul pigmento dell'astaxantina: https://it.wikipedia.org/wiki/Astaxantina

Step 13: Colors of comics

Chi da bambino non ha mai letto un fumetto? Che si tratti di Topolino o di Spider-Man o di Lupo Alberto ognuno di noi nella nostra vita ci è capitato nelle mani uno di quei giornaletti colorati. Tra una didascalia e un'altra, è proprio a quei colori che eravamo tanti affezionati nel leggere quelle storie che tanto ci appassionavano, e ci guidavano alla fine della storia ed a quella scritta finale: The End.
In ogni fumetto troviamo una vastità di colori utilizzati ed è proprio nel famosissimo Topolino che ritroviamo il color aragosta una copertina utilizzata per l'iniziativa speciale promozionale Topolino4You”. L’operazione promozionale prevedeva in particolare la pubblicazione di una straordinaria saga in quattro episodi: “La grande corsa – Contro il tempo”.

mercoledì 2 novembre 2016

Step 12: Un "tuffo" culinario

Il color aragosta deve il suo nome all'omonimo crostaceo caratterizzato da questo color rosso-arancio, quindi chi meglio dell'aragosta per parlare del color aragosta in gastronomia. L’aragosta è il crostaceo nobile per eccellenza e si distingue per la delicatezza delle sue carni; è infatti il prodotto ittico più pregiato. E’ un prodotto molto delicato e costoso, proprio perchè non può essere immagazzinato durante le spedizioni nei vari mercati ma deve essere mantenuto e commercializzato ancora vivo per garantirne la freschezza: generalmente l’aragosta viene cucinata intera e viva, avendo cura di risciacquarla preventivamente in acqua corrente.
L'aragosta viene utilizzata in molti piatti gastronomici come l'aragosta al prosecco, gli spaghetti all'aragosta, la zuppa di aragosta, e molte altre; uno tra quelli più rinomati è la seguente:
Aragosta alla catalana 
L'aragosta alla catalana è una pietanza semplice ma molto gustosa, formata da polpa d'aragosta mista a pomodori e cipolla rossa, può essere servita sia come antipasto che come secondo piatto. Ricetta:
Ingredienti:
  • 800 g Aragosta
  • 8 Pomodori maturi
  • 1 Cipolla
  • 1 Limone
  • 4 cucchiaiOlio di oliva
  • q.b. Sale
  • q.b. Pepe
Preparazione:
  1. Lessate l'aragosta in abbondante acqua bollente salata per circa 25 minuti.
  2. Lasciatela quindi raffreddare nel liquido di cottura, poi prelevatela e tagliatela a metà nel senso della lunghezza.
  3. Prelevate la polpa, tagliatela a pezzetti e mettetela in un'insalatiera. Sbucciate la cipolla, affettatela finemente e unitela al crostaceo. Lavate i pomodori, affettateli, eliminate i semini e l'acqua di vegetazione; poi unite anche questi.
  4. In una ciotolina a parte, emulsionate olio, succo di limone, sale e pepe. Condite l'insalata di pesce, mescolate per bene e portate in tavola.

Step 11: Un'aragosta documentata

Pieter Claesz,"Natura morta con astice e aragosta", 1643, Minneapolis, Minneapolis Institute of Art

Nel XVI l'abilità del pittore si misurava qui nella capacità di selezionar gli oggetti, di comporli e di descriverli con accuratezza poiché quanto più erano fedeli alla realtà, l'obiettivo primario era incuriosire e dilettare e tuttavia, nel realizzare di essere la vittima di un inganno. 
Un orologio, emblema del tempo, conferisce alla "Natura morta con astice e aragosta" di Pieter Claesz un esplicito tono didascalico. Qui i crostacei, prelibatezza marina destinata alle mense più facoltose, narrano i costumi alimentari raffinata dell'Olanda mercantile, come anche il piatto di porcellana importato dalla Cina e il pane bianco; l'elevato tenore di vita del destinatario dell'opera è palese e tuttavia l'immagine rivela molto altro.
L'astice e l'aragosta, ancora intatti sembrano indicare come i destinatari non abbiano ancora assaggiato la pietanza più appetitosa. La chiave escatologica permette l'inquadramento di quest'ultimo particolare sorreggendo per l'intera immagine una lettura cristiana: nell'esegesi biblica l'aragosta e il granchio, per la presunta abitudine di spogliarsi del vecchio involucro e rinnovare i loro gusci, sono simboli della Resurrezione. Così se il pane sbocconcellato indica che i committenti hanno già assaggiato il sapore della Resurrezione perché ancora vivi e troppo giovani. In questa stessa chiave la presenza della birra accanto al vino eucaristico è una preziosa indicazione sulla confessione dei committenti poiché, prodotta e consumata perlopiù nei paesi protestanti, essa non è solo la bevanda nazionale degli olandesi ma è anche e soprattuto sul simbolo della Chiesa riformata.

Le informazioni riportate nel post provengono dal libro "Arte e cibo" di Silvia Malaguzzi.

mercoledì 26 ottobre 2016

Step 10: Un'emblematica aragosta

Ci siamo mai chiesti che cosa c'è dietro a tutti quei simboli che fanno parte della nostra vita quotidiana, dal logo del nostro caffè preferito alla nostra borsa preferita. Non ci si sofferma mai a chiedersi il perché  siano fatti proprio in quel modo e proprio con quei colori, ma dietro di essi ci sono una moltitudine che ha portato a fare di quella azienda o prodotto quel simbolo; infatti per definizione di logo si intende un insieme di simboli, grafici e tipografici, che identificano un’azienda o un prodotto in modo esclusivo allo scopo di distinguerla dai competitors.
È di facile intuizione come l'uso dei colori diventa di fondamentale importanza, il colore aragosta è utilizzato nel logo della Bower: 

Bower è un package manager progettato per Javascript, utile agli sviluppatori perché consente di costruire un’applicazione, appoggiandosi a librerie o utilizzando framework per rendere il lavoro più semplice, flessibile, estendibile, ed eventualmente modificabile da altri sviluppatori; in questo modo consente allo sviluppatore di risparmiare molto tempo nella predisposizione di un progetto, e anche di essere sempre aggiornati evitando le versioni obsolete delle librerie.
Il logo è stato progettato da Dave DeSandro e Isacco Durazo, illustra un uccello che sta eseguendo la sua danza appassionata di accoppiamento. Come colori oltre il color aragosta che è il  predominante, ritroviamo: il blue, il verde, il giallo, il marrone scuro e il grigio chiaro.

martedì 25 ottobre 2016

Step 9: L'abbecedario

A come Animale
B come Banchina
C come Crostaceo 
D come Decapoda
E come Echinoderma
F come Fondale
G come Gregaria
H come Habitat
I come Invertebrato
L come Lessa
M come Mediterraneo
N come Napoletana 
O come Oceano
P come Palinuro 
Q come Quotazione
R come Rosso
S come Spaghetti
T come Tropomiosina
U come Urla
V come Vino
Z come Zuppa 

sabato 22 ottobre 2016

Step 8: La saggezza popolare dell'aragosta

Si sa noi italiani siamo molto superstiziosi e scaramantici, ma come tutto il resto del mondo dall'altro canto, crediamo che se ci attraversa un gatto nero la strada porti sfortuna, così come se si passa sotto una scala. In Cina, il numero 4 porta sfortuna, e con esso tutti i numeri che terminano per 4, come 14 e 24, che se possibile vengono evitati, questa superstizione è talmente sentita, unita al fatto che “quattro” si pronuncia in modo simile a “morte”, che alcuni architetti non mettono addirittura nei palazzi il quarto piano.
Vediamo l'aragosta come entra a far parte di questo mondo di superstiti e credenze popolari:
  • Durante plenilunio, la fase nella quale la luna raggiunge l’intensità massima e tutta la faccia visibile dalla terra appare illuminata, si dice che i granchi e le aragoste sono più pieni e polposi
  • A Capodanno oltre agli alimenti porta fortuna che non devono assolutamente mancare sulla tavola di Capodanno, ce ne sono anche un paio che sarebbe meglio evitare, l'aragosta è uno di questi, perché i granchi camminano all’indietro e sono, perciò, simbolo di arresto al progresso e al miglioramento
  • Durante un sogno se si sogna l'aragosta cotta non è di buon auspicio perché preannuncia inganni
  • Se viene scorta un'aragosta viva tra le alghe o in un vivaio indica buoni consigli
Un altro aspetto della nostra vita quotidiano che deriva dalla saggezza popolare sono i proverbi, cioè  delle frasi brevi di forma sentenziosa, codificati nella memoria collettiva o tramandata in forma scritta, che enuncia una verità ricavata dall’esperienza e presentata come conferma di un’argomentazione, ovvero come regola o ammonimento ricavabili da un fatto. 
I proverbi, così come i detti popolari, possono far parte della cultura di una nazione come possono essere peculiare di una particolare regione, ad esempio per l'aragosta abbiamo:
  • "Su cavunu narada mali de s’aligusta" (proverbio sardo): "Il granchio parla male dell’aragosta"
  • "Parini u purpu a murena e l'arigusta" (proverbio dei pescatori isolani): "Sembrano il polpo la murena e l’aragosta"
  • "Ogni aragosta ha la sua luna" (proverbio sardo)
  • "Meglio un'acciuga ar mare che un'aragosta al lavoro" (proverbio livornese)
  • "A lobster loves water, but not when he's cooked in it" (proverbio senegalese): "Un'aragosta ama l'acqua, ma non quando viene cucinata in essa"
  • "A sleeping lobster is carried away by the current" (proverbio filippino): "Un'aragosta addormentata è portata via dalla corrente"

venerdì 21 ottobre 2016

Step 7: "L'aragosta" nel cinema

Nel cinema l'uso dei colori è fondamentale, infatti le fasi preliminari per la realizzazione di un film riguarda proprio lo studio delle scenografie da parte dello scenografo e questo include lo studio delle "palette", ovvero quella gamma di colori che verrano utilizzati nell'uso e nello sviluppo sia delle scenografie che dei costumi.
Chi meglio di Sebastian dal film Disney "La Sirenetta" per rappresentare l'uso del colore aragosta nel cinema, ma ci sono tanti altri film dove possiamo vedere l'utilizzo lo ritroviamo, eccone alcuni esempi:
Paura e delirio a Las Vegas, di Terry Gilliam, 1998

I Tenenbaum, di Wes Anderson, 2001

Edward mani di forbice, di Tim Burton, 1990

Pocahontas, di Mike Gabriel & Eric Goldberg, 1995

Toy Story, di John Lasseter, 1995



Step 6: La scienza e l'aragosta

L'aragosta è un crostaceo noto dalla più remota antichità: Aristotele lo descrisse col nome di κάραβος, Plinio e gli scrittori latini lo chiamarono locusta, voce pure usata nel Medioevo e nella Rinascenza. Con l'istituzione della nomenclatura linneana, l'aragosta fu detta in diversi modi, finché Latreille, entomologo e aracnologo francese, nel 1804, riferendola al genere Palinurus, istituito da Fabricio per altra specie, le diede il nome tuttora in uso di Palinurus vulgaris.
Nel corso non è stato facile l'identificazione delle varie specie come le conosciamo oggi, per quanto riguarda l'aragosta dobbiamo della sua conoscenza al trattato scientifico "Histoire naturelle, générale et particulière des crustacés et des insectes" del già citato zoologo Pierre André Laitreille.
Ad oggi vi sono molti istituiti scientifici che studiano questo crostaceo caratteristico per il suo colore peculiare, di seguito alcuni:

All'University of Prince Edward Island esiste il Lobster Science Centre, un centro di ricorre all'interno dell' Atlantic Veterinary Collage, dedicato alla conduzione di ricerca di base e delle applicazioni nel campo della salute dei crostacei. La ricerca è focalizzata sull'applicazione dei principi della medicina veterinaria per la pesca di crostacei regionali (aragoste, granchi e gamberi neve). I progetti di ricerca riguardano la formazione di personale altamente qualificato in studi universitari in tutti gli aspetti della salute crostacei con l'obiettivo generale del focus della ricerca è verso il miglioramento della conoscenza sulle diverse specie di crostacei per la sostenibilità del settore crostaceo.

Il Lobster Program è il più longevo, in corso, del Department of Marine Resources. Questo  programma ha raccolto dati statistici sulla popolazione di aragoste lungo la costa del Maine da oltre 40 anni. E' responsabile di numerosi studi, tra cui il Biological Studies Program, il programma si estende a molti aspetti che riguardano l'aragoste da punto biologico e commerciale, ad esempio vengono analizzati i fattori che influenzano le dinamiche di popolazione di aragosta del Maine.

mercoledì 19 ottobre 2016

Step 5: I colori e la musica

...But I see your true colors
Shining through
I see your true colors
And that's why I love you
So don't be afraid to let them show
Your true colors
True colors are beautiful
Like a rainbow...
(Colours, Cyndi Lauper)


La musica, un po' come i colori, è un strumento di comunicazione fondamentale nella nostra vita, spesso facciamo parlare una canzone al posto nostro, un po' come quando siamo tristi e ci vestiamo a tinte scure; così lasciamo parlare loro al posto nostro o comunque ci facciamo aiutare. I colori quindi sono utilizzati dagli artisti di tutto il mondo nei testi delle loro canzoni per trasmetterci un emozione, un particolare stato d'animo, o per trasmettere un messaggio:

...nel progetto co'n progetto definito in zone
mangio la sua sorca rossa come un'aragosta a colazione
scrumbled uova de borbuka hosted in the jungle c'ho fatto la buca...
(The Chef, Noyz Narcos & Fritz Da Cat)

...niente mare a Ferragosto con quel che costa piuttosto 
ti porto a mangiar un'aragosta in quel posto...
(Nei Guai, Emis Killa ft. Tormento)

...The money turned my noodles into pasta
The money turned my tuna into lobster...
(Monster, Meek Mill)

...Esperando que me des un call, 
pa darte amor, 
una vuelta por la costa, 
hablale y vuela la roca, 
pulpo, cabiche y langosta...
(Un Call, Nejo & Dalmata)

giovedì 13 ottobre 2016

Step 4: Il mito e i colori

L'uso dei colori ai giorni nostri è molto importante poiché dietro ogni colore si nasconde un simbolismo ormai consolidato nei secoli, ma le radici di questi significati possiamo ritrovarle nei miti e negli scritti degli antichi: dal mondo greco a quello romano ma anche dal mondo buddhista e tanti altri.
Nelle civiltà antiche l'uso dei colori era strettamente correlano al modo religioso, con il termine religioso però non si vuole intende solo il culto del dio o degli dei ma anche tutta la realtà legata alla magia che si pensava essi possedessero.

L'uso del colore aragosta ovviamente non lo ritroviamo di per se nella mitologia ma dobbiamo riferirci al rosso, il quale è predominante nella sua composizione.

Il colore rosso sin dalla preistoria è stato uno dei simboli della guerra essendo il colore del fuoco e delle fiamme, due strumenti di vendetta e distruzione; favorì così l'analogia rosso-sangue-omicidio. Inoltre si ritrova nell'astrologia lo stesso simbolismo dovuto al fatto che il pianeta Marte prende il nome dall' omonimo dio romano, il dio della guerra.

Il rosso, inoltre, è assolutamente simbolo di potenza, alta dignità, ricchezza, sovranità infatti lo ritroviamo negli arredamenti sacri, nelle vesti e nei mantelli delle statue divine, negli indumenti e nei troni dei sovrani del mondo greco e romano. Tant'è che nell'età tardo-imperiale romana, così come nel periodo ellenistico greco, perde il suo significato sacro ma diventa puro segno di superficialità a causa dello sfarzo ed esagerata ricchezza.

Mentre per la cristianità il rosso simboleggiava esotericamente lo spirito santo e simbolo di sacrificio dell'iconografia, il cristo è spesso rappresentato con un manto rosso sopra ad una veste bianca: il simbolismo del rosso che si sostituisce al sangue del sacrificio permane nel rito dell'Eucarestia, rappresentato dal vino rosso.


Anche nell'arte buddhista il rosso è il colore dei rituali e delle azioni potenti, il colore della passione. Si può notare, in uno dei cinque Buddha trascendentali, personificazioni degli aspetti astratti del Buddha, che si dice favoriscano il processo di trasformazione in cui specifiche negatività umane sono cambiate in qualità positive. In particolare, si ritiene che, meditando sui singoli colori che contengono le loro rispettive essenze, possono essere conseguite le seguenti metamorfosi: il rosso trasforma l'illusione di attaccamento nella saggezza del discernimento.

martedì 11 ottobre 2016

Step 3: L'identificazione

Per far riferimento a qualcosa dei giorni nostri occorre dargli un nome, ma spesso il nome di per se non basta poiché quasi sempre una sola parola ha più significati e quindi può riferirsi a molte cose. Lo stesso si può dire per le persone: a volte non basta sapere il nome e il cognome di qualcuno per identificarlo in modo univoco ma bisogna conoscere altre informazioni aggiuntive come ad esempio il codice fiscale, la data di nascita, ecc... 
Per quanto riguarda i colori, come sappiamo, in natura esisto un'infinità sfumature anche di un solo colore, quindi quali sono i "nomi" e le informazioni necessarie per identificare univocamente un colore? 
Un determinato colore viene identificato tramite un codice, il colore aragosta a seconda del modello di classificazione viene classificato con i seguenti criteri:
HEX colour code: ed7465 
RGB colour code: (237;116;101)
CMYK colour code: (0;51;57;7)
HSV colour code: (7°;57%;93%)

Esistono inoltre poi dei cataloghi a cui possiamo fare riferimento per identificare il colore aragosta:

Come visto dagli esempi riportati il colore aragosta viene identificato da una serie di codici molto differenti tra di loro per questo è importante specificare sempre qualora se ne dovesse fare uso a quale modello o catalogo il codice si riferisce.

domenica 9 ottobre 2016

Step 2: Internazionality

Dopo aver visto come viene contraddistinto il colore aragosta cerca di capire invece da dove proviene proprio la parola "aragosta".
Aragóstasostantivo femminile, dal latino locŭsta ovvero "cavalletta" e "aragosta", per agglutinazione e falsa deglutinazione dell’art. [l]a locusta.  
1. Crostaceo decapode della famiglia palinuridi, i cui esemplari sono tra i più grandi crostacei delle acque marine, con corpo cilindrico che può raggiungere i 50 cm di lunghezza, caratterizzato da due antenne lunghissime e sottili e da una larga pinna caudale. Vivono lungo le coste rocciose atlantiche e del Mediterraneo, dove sono attivamente pescate, o allevate in vivai, costituendo un cibo prelibato. 
2. In funzione di aggettivo e s. m. invar., color rosso arancio, che richiama nella tonalità il colore del crostaceo omonimo
Ora che sappiamo il significato etimologico della parola "aragosta" andiamo a scoprire come viene tradotta nel resto del mondo.

     Aragosta

  • lobster color (inglese)
  • couleur de homard (francese)
  • color de la langosta (spagnolo)
  • hummer farbe (tedesco)
  • color locusta  (latino)
  • χρώμα αστακό (chróma astakó) (greco)
  • омаров цвет(omarov tsvet) (russo)
  • 龙虾颜色 (lóngxiā yánsè) (cinese)
  • اللون جراد البحر (alllawn jarad albahr) (arabo)
  • kreef kleur (afrikaans)
  • ıstakoz rengi (turco)
  • ကျောက်ပုစွန်အရောင် (kyawwat puhcwan aaraung) (birmano)
  • jastog boja (bosniaco)
  • lobster kulay (filippino)
  • ...

Le informazioni riportate nel post provengono dal sito http://www.treccani.it/vocabolario/aragosta/